Sentiero Roma

Il Sentiero Roma è certamente il più iconico sentiero di alta montagna delle Alpi Centrali e si sonda a cavallo tra Valtellina e Valchiavenna. Inizia in un bosco di latifoglie, prosegue attraverso foreste di conifere e praterie alpine fino alla tundra alpina. Qui, tra pareti di granito scoscese, enormi massi e caratteristici nevai, si trova il cuore del percorso.

Lungo e tecnicamente impegnativo, il Sentiero Roma parte da Novate Mezzola in Valchiavenna a 300 metri sul livello del mare, attraversa la Val Masino in tutta la sua ampiezza e termina in Valmalenco dopo aver raggiunto la quota massima di 2.954 metri ed aver attraversato 8 passi sopra i 2.000 metri, per una lunghezza totale di circa 75 chilometri e un dislivello complessivo vicino ai 5.000 metri.

Se il Sentiero Roma è in buone condizioni, non sono necessari particolari requisiti o abilità alpinistiche per completarlo in sicurezza. Detto questo, solo gli escursionisti esperti dovrebbero intraprendere questo percorso da soli.

Numerosi tratti del sentiero sono ripidi ed esposti a potenziali cadute mortali e solo alcuni di essi sono attrezzati con catene fisse, simili a quelle di una via ferrata. A inizio della stagione, alcune parti del sentiero, soprattutto quelle all’ombra dalle pareti più alte, o quelle nelle zona di deposito delle valanghe, sono coperte di neve. Dopo inverni particolarmente favorevoli, la neve può coprire le catene e nascondere alcuni cartelli rosso-bianco-rosso anche nel mese di luglio. In queste condizioni potrebbero essere necessari ramponi, piccozza e, in alcuni casi, una corda.

Questi fattori, oltre a pietre instabili, maltempo, temporali e nebbia, sono i principali pericoli che un escursionista responsabile dovrebbe considerare, valutare e mitigare prima e durante il percorso.

Il periodo favorevole va generalmente da luglio a settembre. Grazie alle nostre guide, potrete godere di questa esperienza unica senza stress o paure.

Da Luglio a Settembre

Discreto allenamento per trekking di più giorni. Non marcata paura del vuoto.

Imbracatura, kit Ferrata e casco:                 €40,00 a partecipante
Ramponi e piccozza (quando necessari):   € 40,00 a partecipante

INTEGRALE, 5 giorni: minimo 3 persone. Da € 540,00 a partecipante

BAGNI DI MASINO-PREDAROSSA, 4 giorni: minimo 3 persone. Da € 440,00 a partecipante

Per ulteriori personalizzazioni, contattaci!

Leggi la descrizione giorno per giorno

Sentiero Roma integrale

GIORNO 1

Da Novate Mezzola al Rifugio Brasca

Una giornata di riscaldamento, lunga, a volte calda, ma mai troppo ripida, porta dal Lago di Novate Mezzola fino al Rifugio Brasca lungo la Val Codera, una splendida e tranquilla valle alpina accessibile solo a piedi.

Novate Mezzola 315 m

Rifugio Brasca 1.305 m

+1000 m

6/7 ore

EE

GIORNO 2

Dal Rifugio Brasca al Rifugio Gianetti

Il sentiero diventa più selvaggio, un po’ più tecnico, e ci porta nel terreno alpino tra cime di granito, ghiaioni e paesaggi magnifici. È il primo contatto con questa natura selvaggia e vi assicuro che non lo dimenticherete! Una irta traccia porta al Passo Barbacan Nord e permette di attraversare la cresta ed entrare in Valmasino.

A questo punto il Rifugio Gianetti non è poi così lontano!

Rifugio Brasca 1.305 m

Rifugio Giannetti 2.534 m

+1300 m

6/7 ore

EE

GIORNO 3

Dal Rifugio Gianetti al Rifugio Allievi

Più in alto, sopra il rifugio, svettano imponenti il Piz Badile e il Cengalo che benedicono il nostro viaggio nel cuore della Val Masino. Anche se il dislivello è moderato, la salita e la discesa tecnica e vertiginosa del Passo Camerozzo, insieme all’interminabile traversata tra prati, lastre di granito ed enormi massi, rendono questa giornata memorabile!

Rifugio Giannetti 2.534 m

Rifugio Allievi 2.385 m

+ 600 m

5/7 ore

EE, alcuni tratti EEA

GIORNO 4

Dal Rifugio Allievi al Rifugio Ponti

Probabilmente la giornata più lunga. Dal rifugio ci dirigiamo verso est in falsopiano fino al Passo Torrone, dove un ripido canalone attrezzato  da affrontare in discesa richiede molta concentrazione. La lunga salita al Passo del Cameraccio attraversa un piccolo ghiacciaio ricoperto di detriti, dove e a volte si trova un po’ di neve, dopodiché una lunga serie di catene su cenge esposte conduce al passo. Qui il panorama è grandioso, ma purtroppo la meta è ancora lontana: i ghiaioni della valle più remota di Masino, la Val Cameraccio, ci portano a Bocchetta Roma, dove altre catene fisse aiutano a terminare la salita per poi affrontare la discesa finale verso il Rifugio Ponti.

Rifugio Allievi 2.385 m

Rifugio Ponti 2.559 m

+ 1.100 m

6/7 ore

EE, alcuni tratti EEA

GIORNO 5

Dal Rifugio Ponti a Chiesa Valmalenco

Un improvviso cambio di colori e rocce e qualche altra catena portano al Passo di Corna Rossa, seguito da un fatiscente rifugio abbandonato, e alla meritata discesa finale. Una pausa al Rifugio Bosio aiuta a proseguire la passeggiata lungo la rigogliosa Valle Airale verso Chiesa Valmalenco o Primolo.

Rifugio Ponti 2.559 m

Torre Santa Maria, Valmalenco 950 m

+ 400 m

5/6 ore

EE, qualche tratto EEA

SENTIERO ROMA

From Bagni di Masino to Predarossa

È il modo forse più comune di fare il Sentiero Roma, soprattutto per chi trascorre le vacanze in Valmasino. È più breve di un giorno rispetto all’integrale, non richiede trasferimenti in autobus/treno e, soprattutto, mantiene tutte le caratteristiche che rendono il Sentiero Roma un’esperienza straordinaria.

GIORNO 1

Dai Bagni di Masino al Rifugio Gianetti

La versione più breve del Sentiero Roma inizia tra faggi e abeti presso l’affascinante e antico edificio termale di Bagni di Masino, costruito nel 1832. Da lì, in direzione ovest, inizia la salita attraverso un ripido bosco che lascia presto spazio alle praterie alpine. Un’antica baita con muratura a secco, come i resti di ricoveri sotto giganteschi massi, sono i segni dell’agricoltura di un tempo, nonché la testimonianza delle dure condizioni della vita quotidiana in Valmasino, durante il XIX e l’inizio del XX secolo. La metà è ancora un po’ lontana, ma una volta raggiunto, il Rifugio Omio offre l’opportunità di una comoda e gustosa pausa prima di affrontare il Passo del Barbacan, un tratto tecnico e attrezzato che porta in Val Porcellizzo, e infine al Rifugio Gianetti.

Bagni di Masino 1.170 m

Rifugio Giannetti 2.534 m

+ 1.450 m

4/5 ore

E, EE

GIORNO 2

Dal Rifugio Gianetti al Rifugio Allievi

Più in alto, sopra il rifugio, svettano imponenti il Piz Badile e il Cengalo che benedicono il nostro viaggio nel cuore della Val Masino. Anche se il dislivello è moderato, la salita e la discesa tecnica e vertiginosa del Passo Camerozzo, insieme all’interminabile traversata tra prati, lastre di granito ed enormi massi, rendono questa giornata memorabile!

Rifugio Giannetti 2.534 m

Rifugio Allievi 2.385 m

+ 600 m

5/7 ore

EEa few parts EEA

GIORNO 3

Dal Rifugio Allievi al Rifugio Ponti

Probabilmente la giornata più lunga. Dal rifugio ci dirigiamo verso est in falsopiano fino al Passo Torrone, dove un ripido canalone attrezzato  da affrontare in discesa richiede molta concentrazione. La lunga salita al Passo del Cameraccio attraversa un piccolo ghiacciaio ricoperto di detriti, dove e a volte si trova un po’ di neve, dopodiché una lunga serie di catene su cenge esposte conduce al passo. Qui il panorama è grandioso, ma purtroppo la meta è ancora lontana: i ghiaioni della valle più remota di Masino, la Val Cameraccio, ci portano a Bocchetta Roma, dove altre catene fisse aiutano a terminare la salita per poi affrontare la discesa finale verso il Rifugio Ponti.

Rifugio Allievi 2.385 m

Rifugio Ponti 2.559 m

+ 1.100 m

6/7 ore

EE, alcuni tratti EEA

GIORNO 4

Dal Rifugio Ponti a Filorera

L’ultimo giorno di questa incredibile traversata è generalmente breve e allegro. Se l’opzione del trasferimento in auto dalla Piana di Predarossa sembra troppo semplice, è possibile evitare il noioso e interminabile passaggio tra strada la asfaltata e ripido sentiero che porta a Filorera e svoltare verso la rigogliosa collina arrotondata del Monte Scermendone. Questa bella terrazza sopra la Bassa Valtellina offre una vista straordinaria sulle Alpi Orobie e conduce al Rifugio Granda, dove una pausa rinfrescante permette di mitigare le calde temperature della valle e di raggiungere piacevolmente Filorera.

Rifugio Ponti 2.559 m

Predarossa 1.955 m or Filorera 840 m

– 600 m, or – 1.100 m

1 hour to Predarossa, 2,5 hours to Filorera

E, EE