Valmasino e Disgrazia

Monte Disgrazia

3.678 m

Via Normale

Cresta O-N-O

Bella e divertente salita che offre una splendida vista sul gruppo del Bernina e sulla parte bassa della Valtellina.

Un piccolo e ripido ghiacciaio conduce alla Sella di Pioda, dove si può osservare il plutone granitico del Masino-Bregaglia lasciare il posto al serpentino, una roccia metamorfica che compone la parte orientale della valle di Predarossa. Qui, a 3.387 metri, inizia la cresta.

Un’arrampicata facile e a tratti esposta, interrotta da pochi passaggi tecnici, porta a un enorme masso caratteristico chiamato “il cavallo di bronzo”. Una volta superato il “problema del masso” (III/IV grado), la vetta non è lontana!

NOTA: “Valle di Predarossa” significa, parola per parola, “valle di roccia rossa”. Questo nome è dovuto alle rocce serpentinose rosso-brunastre che ricoprono il versante sinistro orografico della valle, mentre a destra (ovest) il grigio del granito colora il paesaggio.

L’attrezzatura non strettamente necessaria per la salita può essere lasciata all’ottimo Rifugio Ponti.

M. Andregg, T. Cox, E.S. Kennedy, L. Stephen – 24 Agosto 1862

PD – Poco Difficile

600 m al Rifugio Ponti + 1.100 m alla vetta

4/5 alla vetta

Da Giugno a Ottobre

max 2 persone

Rifugio Cesare Ponti, 2.559 m     (*altamente raccomandato)

Un po’ di esperienza in arrampicata e/o alpinismo, discreto livello di allenamento aerobico

1 persona: € 600,00 – 2 persone: € 350,00 a testa

Corda Molla

Cresta N-N-E

Salita selvaggia e impegnativa. Agli antipodi della ressa del Monte Bianco!

Una salita di 1.600 metri di dislivello da Chiareggio in Valmalenco, inizialmente su sentieri scorrevoli e poi su ghiacciaio, porta al Bivacco Oggioni a 3.150 m, un puntino rosso sospeso sopra il tormentato ghiaccio nord del Disgrazia. È il bivacco a cinque stelle da cui inizia la salita. Dal bivacco inizia la cresta. Un paio d’ore di saliscendi in direzione sud, con alcuni passaggi di III grado, portano all’inizio della “Corda Molla”, una caratteristica e ripida cresta nevosa che dà il nome alla cresta e la cui forma ricorda una corda allentata che pende da due rocce (nonostante il riscaldamento globale ne abbia ridotto drasticamente la lunghezza). Dalla sua base, sempre su terreno misto, la vetta non sembra troppo lontana, ma richiede un po’ più di arrampicata e concentrazione.

La discesa avviene generalmente seguendo la via normale, la cresta O-N-O, verso il Rifugio Ponti.

VARIANTE: per chi si annoia a fare lunghi trekking e possiede un adeguato allenamento ed esperienza, l’avvicinamento al bivacco può avvenire seguendo l’impegnativa cresta est di Punta Kennedy, una salita rocciosa di 400 metri in AD+, fino al IV grado, che rende questa 2 giorni un’esperienza unica!

B. De Ferrari e I. Dell’Andrino – Agosto 1914

AD (AD+ inclusa la cresta est della Punta Kennedy)

1.650 m al bivacco + 550 m alla vetta

5 ore dal bivacco alla vetta, 3 ore circa per uscire dal ghiacciaio

Da fine giugno a ottobre

2/5 (3/5 per la Esta della Kennedy)

max 1 persona

2 lunghe giornate

Bivacco Oggioni, 3.151 m
Rifugio Ponti, 2.559 m

Buona esperienza in alpinismo e buon allenamento generale

1 persona: € 940,00

Corda Molla + Cresta Est Punta Kennedy: tot € 1.200,00 €

Pizzo Cassandra

3.226 m

Normal Route

S-W Ridge

Pizzo Cassandra, Valmalenco. Foto: R. Ganassa

Piacevole salita d’iniziazione all’alpinismo in una delle più suggestive valle della Valmalenco.

L’ascesa inizia lungo un bel sentiero geologico, dove numerosi cartelli rivelano i movimenti del ghiacciaio a partire dal XVII secolo. Dopo questo breve e sorprendente inizio, raggiungiamo presto il ghiacciaio della Vedretta del Ventina che seguiamo puntando verso sud-ovest fino a raggiungere il Passo Cassandra a 3.097 m. Da qui inizia la bella e non troppo esposta cresta. Generalmente su terreno misto. Si sale inizialmente  alla sommità anteriore e poi, lungo una cresta innevata, fino alla vetta principale.

NOTA: l’attrezzatura non strettamente necessaria per la salita può essere lasciata in rifugio.

VARIANTE: all’inizio della stagione è generalmente possibile salire la parete nord-est del Pizzo Cassandra, una parete di 400 m gradata AD e III. La maggior parte della salita è su neve fino a 45/50°. (Solo per alpinisti con esperienza)

A. Balabio e A. Calegari – 10 Luglio 1910

350 m al Rifugio + 1.250 m alla vetta

4 ore circa, dal rifugio alla vetta

Da giugno a ottobre

Max 3 persone

2 giorni, possibile in 1 giorno se ben allenati

Rifugio Gerli Porro, 1.965 m
Rifugio Ventina, 1.960 m

Un minimo di esperienza in alpinismo

1 persona: € 500,00 – 2 persone: € 300,00 – 3 persone € 230,00

Pizzo Cengalo

3.367 m

Via Normale

Nonostante il Pizzo Cengalo sia diventato recentemente più famoso per le sue imponenti frane che per le sue scalate, la parete sud della montagna è ancora solida e mantiene il suo innato fascino.

Una salita perfetta per chi vuole muovere i primi passi nella dimensione dell’alpinismo, o per chi vuole semplicemente vivere una giornata avventurosa su granito e su neve.

Anche se questa salita non prevede creste affilate ed esposte o passaggi impegnativi, merita di essere percorsa!

NOTA:
Questa salita potrebbe essere una “giornata alpinistica” alternativa per chi attraversa la Val Masino lungo il Sentiero Roma.

E. Devouassoud, Q.W. Freshfield, C. Tucker – 1866

PD-, tratti attrezzati e I/II grado

1.400 m al rifugio + 850 malla vetta

3/4 ore alla vetta

Da giugno a ottobre

max 3 persone

2 giornata

Rifugio Giannetti, 2.453 m

Allenamento aerobico discreto, non necessita di esperienze alpinistiche pregresse

1 persona: € 500,00 – 2 persone: € 300,00 – 3 persons € 230,00

Cima di Castello

3.386 m

Via normale

Piacevole e panoramica salita alpinistica che non richiede competenze alpinistiche pregresse.

La prima parte della salita si sviluppa lungo ripidi pascoli e fasce rocciose e porta alla sella tra Punta Allievi e Quota 3012. Da qui si continua a salire verso destra, toccando la Punta Allievi e, dopo una breve discesa, entrando nel ghiacciaio della Vedretta di Castello. Da qui una cresta conduce alla vetta.

NOTA: Questa salita potrebbe essere una “giornata alpinistica” alternativa per chi attraversa la Val Masino lungo il Sentiero Roma.

W. Freshfield, C. Tucker – 31 luglio 1886

1.300 m al rifugio + 1.000 m alla vetta

4/5 ore alla vetta

Da giugno a settembre

max 3 persone

Rifugio Allievi Bonacossa, 2.387 m

Val Masino, Valtellina

Discreto allenamento aerobico

1 persona: € 550,00 – 2 persone: € 300,00 – 3 persone € 230,00